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TIRO al BARATTOLO

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attraversare la vita

La buona notizia non è quella del presepe o dell’albero, ma quella della vita che vince sulla morte anche quando sembra che questa abbia il sopravvento. Gli eventi biologici sono altro rispetto a quanto lo spirito di una persona può dare e ricevere in termini di amore, coraggio, speranza … su questo piano tutti possiamo dare e ricevere moltissimo.
Non siamo solo un corpo che biologicamente vive e combatte contro la malattia e la morte con l’aiuto dei farmaci e dei chirurghi.
Il difficile è andare oltre la nostra esperienza umana, non siamo pronti ma non lo saremo mai; nessuno è pronto ad andare oltre il visibile e lo strappo delle separazioni.
Una cosa è certa – per me – che non c’è una vita oltre la morte.
Non scandalizzatevi … a volte il nostro linguaggio fa pensare che viviamo due vite una prima e una dopo la morte, o due spezzoni della stessa vita, ma non è così. Nella vita facciamo l’esperienza di tanti passaggi, la nascita, la separazione dalla famiglia, il matrimonio, i figli … sono tutti passaggi di una stessa vita che piano piano si trasforma e ci trasforma. Ecco la morte, quella nei nostri amati, prima, e poi la nostra, è uno dei tanti passaggi che trasformano la vita e ci trasformano. Ed ogni trasformazione è dura e ci mette alla prova. Non c’è una vita oltre la morte, ma è la stessa nostra vita che attraversa la morte come ha attraversato tanti altri passaggi. Come una strada che attraversa ponti e gallerie, si incrocia e si interseca, curva, sale e scende, ma è sempre la stessa strada.

La morte ci fa sentire impotenti e insufficienti, sono i limiti del nostro quotidiano. La fede è proprio galleggiare in questo mare di dubbi e inadeguatezze. Non ci dobbiamo preoccupare per la nostra fede, l’importante che il buon Dio ha Fede in ciascuno di noi, ci ha affidato un pezzo della storia umana, la responsabilità di una famiglia, di un lavoro, la ricchezza di una tradizione, ci ha affidato la sua Parola ed il suo Regno.
L’importante è che il buon Dio abbia fede in noi, nella nostra umanità e nel nostro coraggio debole.